mercoledì 16 giugno 2010

136-Passo io, passi tu?

La caldissima giornata mi ha spinto ad inoltrarmi nella foresta, ombrosa e fresca.
Stavo percorrendo uno stretto sentiero tra gli alberi e le rocce, quando, davanti a me ho visto un altro folletto che stava venendo nella mia direzione.
Il suo passo era spavaldo e più si avvicinava e più nel suo visivo potevo vedere chiaro un sarcastico sorriso.
Non lo conoscevo, ma l'idea che mi dava era quella di essere un attaccabriga.
Io mi sono spostato nel margine destro del sentiero, se lui avesse fatto altrettanto ci saremmo potuti scambiare abbastanza agevolmente, ed invece si è spostato al centro, braccia leggermente allargate come a voler prendere tutto lo spazio disponibile.
Ci siamo trovati uno di fronte all'altro, proprio nel punto più stretto del sentiero (credo che abbia adeguato l velocità del suo passo per fare in modo da incontrarci proprio in quel punto) e la cosa buffa è che proprio a nemmeno un metro dietro di lui ci sarebbe sato un piccolo spiazzetto che ci avrebbe permesso un agevole passaggio.
Io l'ho cordialmente salutato ma lui, guardandomi dall'alto verso il basso (era decisamente più alto e più robusto di me) mi dice:
"Non mi sono mai spostato per far passare uno stupido"
Allora io, schiacciandomi alla parete, gli ho risposto:
"Io invece si" , e l'ho fatto fatto passare.

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