venerdì 9 aprile 2010

71-Il prato offeso


Quel prato era stracolmo di fiori dai mille colori e profumi, passavo sempre volentieri di li perché solo la sua vista mi metteva allegria.
Ma quella mattina mi resi subito conto che qualcosa non andava per il giusto verso.
Rimasi colpito dal silenzio, i fiori non stavano cantando come invece era loro solito fare.
Il motivo, purtroppo, era molto semplice, erano tutti stati recisi o comunque fortemente colpiti.
I loro steli piegati costringevano le ancor belle corolle a volgersi verso terra e non verso il cielo come erano abituate a fare.
Chi era stato a far questo e perché lo aveva fatto?
É difficile pensare che qualcuno possa avercela così tanto contro gli esseri più pacifici del bosco.
Ed invece qualcuno c'era, e quello era un bambino che, poco più in la, stava brandendo un lungo bastone per colpire i malcapitati fiorellini che ancora erano sfuggiti alla sua furia.
A nulla valsero i miei tentativi di fermarlo.
"oggi sono molto arrabbiato" mi gridò.
Non capisco per quale motivo quando uno non si sente bene con se stesso se la prende sempre con chi non si può difendere ...
Facile così !

4 commenti:

  1. Caro Folletto, io amo la natura in un modo inspiegabile... Parlo con le mie piantine e se appassiscono mi commuovo... Ehm... lo so, non ridere please...

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  2. Quanto tempo ed energie sprecate inutilmente arrabbiandosi ...

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  3. hai ragione..
    ci si arrabbia sempre con chi non ha colpe (almeno non in quel momento)e, la cosa strana è che ce la si prende sempre con quelli + piccoli..

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  4. Sarà che siamo un po' vigliacchi...e comunque molto facilmente le persone tendono a riproporre, nella loro vita, gli schemi che hanno visto attorno: in questo senso, come genitore, mi devo prendere le mie responsabilità, penso. Molto spesso noi "grandi" affermiamo una cosa a parole e la neghiamo nei fatti....

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